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Ragazze e donne lesbiche

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Ragazze e donne lesbiche

Ragazze e donne lesbiche attraversano diverse fasi durante il riconoscimento, l’accettazione e la comunicazione del proprio orientamento sessuale.

Riconoscimento del proprio orientamento sessuale

Spesso tutto inizia, per una ragazza, da un sentimento di attrazione per una amica, una compagna di scuola, di università oppure verso una collega di lavoro che, con la sua sola presenza o all’idea di incontrarla, suscita particolare emozione: sentiamo il cuore che batte più forte, il desiderio di starle più vicino, un inaspettato brivido che ci percorre quando le sfioriamo la mano o il volto.

Poi notiamo che ci piace come lei si veste, il suo nuovo taglio di capelli ci sembra la renda più attraente così come il suo trucco. “E’ il nostro modello ideale ” iniziamo a pensare, sicuramente ci piacerebbe essere come lei, niente di ciò che fa e che cambia nel suo look, nel suo modo di muoversi, ci sfugge. Ci piacerebbe imitarla ma soprattutto, la verità è che ci piacerebbe avvicinarci di più a lei.

Lei ci piace, lo abbiamo notato. Poi accade qualcosa dentro di noi che ci stupisce: desideriamo baciarla! Desideriamo andare oltre.  Il desiderio di sfiorare le sue labbra con le nostre è sempre più forte, dobbiamo ammetterlo! Vorremmo stringerla a noi, abbracciarla, e poi… in una parola, vorremmo averla “tutta per noi!”, perché se qualcun altro la guarda, la tocca, noi siamo gelose, ce ne siamo accorte.

E’ un momento particolare ed un po’ strano, siamo sorprese ma un po’ ce lo aspettavamo, l’emozione è profonda: quel qualcosa che sta avvenendo dentro di noi ci sorprende e ci incuriosisce ma un po’ ci spaventa. Ce lo chiediamo: “ Sono lesbica?”

Accettazione del proprio orientamento sessuale

E’ un momento critico ed anche se lo sentiamo, vorremmo inizialmente negarlo e pensare che ci stiamo sbagliando, soprattutto se la nostra educazione è stata rigida e se il contesto sociale in cui viviamo non accetta l’omosessualità come una normale variante del comportamento umano, ma la considera qualcosa di diverso, di anomalo.

Da nascondere. La nostra è una società omofobica e spesso durante la crescita, interiorizziamo l’omofobia, per cui la prima spinta contraria a ciò che sentiamo di essere in un primo momento, potrà indubbiamente venire da noi stesse attraverso dubbi, confusione, desiderio di scappare e negazione, magari buttandoci in rapporti etero per dimostrare a noi stesse il contrario.

La lotta inizialmente non è semplice perché l’omofobia interiorizzata ci può portare a sentire di valere meno (svalutazione di sé) riconoscendo di essere lesbiche.

Il tentativo di negare la propria identità sessuale, legata anche alla paura di essere rifiutate/i, può portare a condotte autolesive o di abuso con un utilizzo inappropriato di sostanze psicotrope (psicofarmaci ma anche alcol e droghe) oppure a consultare coattivamente più professionisti con la speranza che essi ci tolgano i dubbi e rafforzino in noi l’orientamento eterosessuale.

Ciò può anche accadere, ma con la conseguenza di vivere poi con una alienazione sempre maggiore della nostra vera identità, che ci può portare a rafforzare la nostra tendenza a negare ciò che sentiamo, a razionalizzarlo con una limitazione sempre maggiore della nostra consapevolezza.

Quando una ragazza lesbica si rende conto che è attratta sia sentimentalmente che sessualmente dalle donne e che è con loro che desidera e sogna rapporti romantici, la prima fase di un lungo processo che dovrà attraversare e che la porterà a diventare pienamente se stessa e a farsi accettare per ciò che è, è quella del riconoscimento di essere lesbica.

Se la ragazza si sentisse più sorpresa perché ha o ha avuto già un ragazzo, invece di entrare in confusione o peggio nel panico, le consiglio di pensare alla possibilità di essere semplicemente bisessuale. Accade, non è neppure poi così raro.

Non esiste un’età specifica in cui ci si può accorgere che ci piacciono le donne . può accadere a 15, 16 anni così come a 18 o a 25 ma anche a 30 o 40.

Non solo quindi quando si iniziano a fare le prime scoperte ed a stabilire i primi rapporti affettivi al di fuori della famiglia di origine, ma anche quando si è già avuta una vita affettiva e sessuale consolidata con gli uomini e perfino nel pieno di una vita matrimoniale, anche dopo che si sono avuti dei figli. In questi casi, così come se ti piacciono molto anche i ragazzi, è più probabile che tu non sia lesbica ma piuttosto bisessuale.

Le emozioni e le sensazioni che ti pervadono in questi momenti sono sicuramente tante e vanno dalla confusione al senso di colpa, dallo sconforto al rifiuto, alla depressione fino al desiderio e tendenza ad isolarti, cosa assolutamente sconsigliata.

Anche se ti senti sola, ci sono moltissime donne che hanno già provato quello che tu provi ora, altre che lo stanno provando ora e moltissime che hanno superato questi momenti di inquietudine e difficoltà in modo brillante.

Se non si ha nessuno con cui confidarsi o anche se lo si ha, ma non si riesce a capire bene se stesse o ad accettarsi, si possono fare due cose: andare in qualche locale per gay e lesbiche e confrontarsi con altre persone che hanno già fatto il tuo percorso e chiedere un aiuto psicologico. Ci si può anche iscrivere a qualche forum apposito, che tratti questa tematica e dove si potranno scambiare idee, opinioni e sostegno.

A cura della d.ssa Elisabetta Lazzari

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