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I segnali della violenza domestica

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I segnali da non ignorare della violenza  domestica

I segnali premonitori di un abuso domestico sono spesso silenziosi e sottile e per questo  vengono spesso ignorati.

Quali sono questi segnali? Un utile vademecum per imparare a riconoscerli

Partiamo da un assunto di base: se vi state chiedendo se la relazione in cui state vivendo potrebbe essere abusante, ebbene, quasi sicuramente è così.

Inoltre potete chiedere tutti i consigli del mondo a tutte le persone del mondo (professionisti, amici, parenti, etc) ma solo voi state vivendo quella situazione e quindi, solo voi avete gli elementi utili a comprenderne le reali implicazioni.

L’abuso all’interno delle mura domestiche possono essere talmente impercettibili al punto che forse neanche voi ve ne accorgete. Per tutti valga l’esempio del gaslighitng.

I primi segnali sono impercettibili. Talmente impercettibili che sicuramente siete tentate di non darvi peso, anche se a volte vi chiedete: cos’è quel senso di disagio che percepisco visceralmente?

Quali sono i segnali di un abuso domestico

1 – Aver paura più del proprio compagno che della cosa in se

Accade tutte le volte che vi capita qualcosa e di cui siete assolutamente innocenti. Un incidente alla vostra macchina mentre era parcheggiata; il traffico vi impedisce di arrivare in orario.

Se la vostra vera preoccupazione non è il bozzo alla macchina, oppure il ritardo nel preparare la cena, ma della reazione di vostro marito, vuol dire che con quella persona non vi sentite al sicuro, vuol dire che quella situazione continua e stressante potrebbe confluire in una violenza domestica.

2 – Evitate di parlare con lui perché vi fa paura

Normalmente discutere, all’interno della coppia, è utile, a volte necessario, altre volte piacevole; ma se tutto questo è sostituito dalla paura della sua ira, delle sue urla, del fatto che potrebbe picchiarvi oppure che potrebbe tradirvi, ecco allora in tutti questi casi la vostra preoccupazione è concreta e seria.

3 – Temete le discussioni

Ci sono molte persone che, pur desiderando discutere per chiarire e per meglio definire specifiche situazioni, lo fanno con una sorta di tensione interna, somigliante alla paura.

Si, è vero, il vostro partner non vi ha mai picchiate ma, la paura, giudicata spesso irrazionale, c’è!

Questa sorta di paura irrazionale, potrebbe indurvi a posizionarvi vicino a possibili vie di fuga, un po’ come da bambini si girava intorno al tavolo per evitare gli scapaccioni di mamma o di papà.

Cos’è questa paura, quasi viscerale? E’ un segnale di allarme, proveniente dall’intuito, spesso ignorato.

4 – Mancanza di fiducia

La fiducia è una delle cose più importanti in una relazione. Ci si deve fidare e affidare. Se manca, cadono tutti i presupposti per una relazione sana e costruttiva.

La fiducia, quindi, quando è tradita, incrina la relazione e sotto certi versi può essere definita come una specie di abuso.

Se l’altro pretende la vostra fiducia, vi fa sentire in colpa se poi voi non vi fidate, e di tutto ciò non da spiegazioni (è così e basta), ci troviamo in un chiaro esempio di manipolazione silenziosa e di conseguenza, nel bel mezzo di un abuso conclamato.

Una cosa è certa, se non vi fidate del vostro partner, il problema che avete non andrebbe sottovalutato.  

5 – Vi da sempre della /del pazzo/a

E’ la classica situazione nota anche come gaslighiting. Avviene tutte le volte che l’altro vuole convincervi di una cosa che dice voi avete detto o fatto, mentre siete convintissimi che ciò non è assolutamente vero. Questa cosa vi ha fatto oppure vi fa tuttora  impazzire?

Anche in questo caso, solo voi siete in grado di ‘vedere’ la cosa e quindi sta sempre e solo a voi prendere quei necessari provvedimenti atti a interrompere questa ennesima forma di abuso.

6 – Non potete fare a meno di chiedere il suo parere

E’ giusto chiedere l’opinione del proprio partner su tutte le questioni, dalle più importanti a quelle più banali.

L’opinione va presa in considerazione ma poi, alla fine, l’azione relativa spetta sempre a voi e nessuno dovrebbe lamentarsi.

Se invece il vostro partner si  irrita se non la chiedete e si inquieta se poi non fate come dice l’altro, allora sappiate che ‘qualcosa nella vostra relazione non va’.

Alla base di questa problematica potrebbero esserci problemi legati alla dipendenza, alla bassa autostima, alla reciproca dipendenza (co-dipendenza)  etc. ma, se condizionate le scelte della vostra vita (come vestirvi, come esprimervi, come votare, etc) solo sulla base di cosa dice e/o pretende l’altro, sappiate che state affidando il totale controllo della vita all’altra persona. Voi non siete più nulla, siete vittime di un abuso.

7 – Desiderate stare esclusivamente insieme al vostro partner.

Quando ci si conosce, si sa, l’unico desiderio è stare il più possibile con l’altro. Ogni minuto che ci separa viene vissuto come un tormento.

Poi, lentamente si torna alla quotidianità caratterizzata dai soliti ritmi lavorativi e/o sociali.

Può però accadere che uno dei due non vuole o non riesce a ritornare alla solita routine. Vuole solo stare con l’altro. Rinuncia a tutte le possibili uscite e noi, per non sentirci in colpa facciamo altrettanto.

In questi casi, dal momento che siamo noi a decidere di uscire con lui invece che con altri, saremmo indotti a pensare che in questo caso non si tratti di una forma di abuso.

Infatti non lo è se l’altro accetta di buon grado le nostre eventuali altre uscite.

Ma se noi, lentamente, limitiamo tutti i vecchi legami (famiglia, amici, …) valutate l’ipotesi che il vostro partner vi sta lentamente isolando dal mondo, sta facendo in modo subdolo il vuoto intorno a voi e potrebbe essere quindi una forma di violenza.

8 – Sentirsi sempre in colpa

Perdere il controllo dei propri sentimenti, spesso questa è la forma più estrema di violenza che si possa subire.

Il vostro partner vi fa sentire perennemente in colpa, addossandovi la responsabilità di tutto ciò che di negativo accade intorno a voi.

Questi soggetti sono in grado di ritenervi responsabili se hanno un incidente, se si sentono tristi, se il capo li ha sgridati, se la Roma ha perso, etc. Ebbene questo è un abuso.

Conclusioni

Da sempre siamo convinti che l’abuso equivalga ad essere picchiate o maltrattate.

La realtà, e spero che questo articolo lo abbia evidenziato, è ben diversa. L’abuso ha anche altre facce.

Prima di ‘colpire fisicamente’ le proprie vittime, l’abusante ha già operato a lungo e l’abusato si trova nella situazione di non vedere più vie di fuga.

Colui che abusa, ha svuotato la propria vittima di ogni energia, ha succhiato tutta l’autostima,  e ha preso il totale controlla della propria vittima, separandole dalla cerchia delle conoscenze, di tutte quelle persone che erano in grado di portare aiuto.

Per proteggerci dobbiamo imparare a cogliere tutti i segnali di abusi e ‘fuggire’ a gambe levate il più velocemente possibile.    

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