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Pericolosità delle persone psicopatiche

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Le alterazioni del cervello psicopatico

Ciò che caratterizza lo psicopatico l’egocentrismo, la irresponsabilità, la impulsività, è un parassita, assorbe tutta l’energia delle proprie vittime, ed egemonizza le dinamiche in seno al proprio ambiente (famiglia, lavoro, amici, etc.).

Gli altri non sono altri ma ‘oggetti’ su cui esercitare il suo potere; è assolutamente anaffettivo, pieno di se (si sente un padreterno) e gli altri sono inetti e incapaci. Questo modo di percepire la realtà, fa di lui una persona estremamente pericolosa.

Inoltre, tutte queste caratteristiche sembrerebbero legate a differenze (strutturali e funzionali) di alcune aree del cervello. Tutte quelle aree adibite alla modulazione dei comportamenti sociali e alle emozioni.

Sembrerebbe dimostrato da alcune ricerche dell’Università del Wisconsin a Madison, della  MIND Research Network e anche dagli istituti penitenziari del Wisconsin.

 Caratteristiche e pericolosità delle persone psicopatiche

Lo psicopatico non è uno psicotico, quindi non ha una malattia mentale intesa in termini psichiatrici, la sua è un disordine della personalità antisociale.

Non un malato mentale dal momento che il termine più appropriato è disordine della personalità disturbata.

Lo psicopatico è una persona che riesce ad essere razionale (lo psicotico no), dietro ogni sua azione c’è un ragionamento e una strategia che è premeditata e mirata verso uno scopo.

Queste persone, sono affascinanti, manipolatori, spietati, predatori sociali che succhiano tutto ciò che possono dalla vita altrui e lasciano sempre, dietro di loro dolore, abusi, promesse mai mantenute, …

Ignorano il concetto di empatia, non sono altruisti, prendono e fanno solo ciò che a loro serve o piace,  sono noncuranti delle eventuali norme o regole e non provano il minimo senso di colpa e per loro il rimorso è solo una parola vuota.

Gli psicopatici sono in grado di creare solo relazioni superficiale e mai  quelle di attaccamento emotivo. Le loro relazioni sono artificiali e utilitaristiche, ovvero mirate solo al raggiungimento dei loro obiettivi che inevitabilmente porta loro un beneficio.

Grazie alla loro ferrea logica, sanno di ferire, ma non provano pietà, e non si sentono minimamente colpevoli.

Le implicazione delle loro azioni vanno dalla sfera emotiva e relazionale a quella altrettanto grave del comportamento aggressivo  antisociale, impulsivo, …

Lo psicopatico non è necessariamente un violento e potrebbe non ricorrervi mai. Gli aspetti criminosi si riferiscono al fatto che potrebbe abusare dal punto di vista psicologico; l’abuso psicologico potrebbe avere danni sia fisici che psichici anche notevoli. I danni che può produrre vengono definiti con il termine Sindrome da abuso narcisistico.

La psicopatia spesso non viene individuata, anche perché sono abilissimi nel celare la loro patologia anche con gli addetti ai lavori (psichiatri, psicologi, assistenti sociali, etc…) però la si nota dagli effetti che il loro agire ha sulle persone. La natura di questi atteggiamenti è predatoria, tossica, distruttiva, parassitaria, etc…

Le cause della psicopatia

La sua natura è incerta. Tende a prevalere, rispetto ad altre patologie, quella organica, che fa riferimento a cause genetiche. Sembra che esistano modificazioni genetiche presenti nel cervello, più significative rispetto a soggetti non psicopatici. Le aree cerebrali sono quelle che sono coinvolte con il senso di colpa, il ragionamento e l’empatia.

Alcuni studiosi arrivano a sostenere che questi soggetti, proprio per le loro caratteristiche, non sono propriamente umani, dal momento che le mutazioni genetiche tendono proprio a garantire la mancanza di emotività, e quindi, sempre secondo il pareri degli scienziati, si assisterebbe ad una vera e propria scelta evolutiva.

Ciò fosse vero, questi individui sono stati selezionati per essere proprio ciò che sono, cioè mostri in  grado di infliggere sofferenza senza provare il minimo rimorso, in sintesi, esseri senza coscienza.

Il contesto (ambiente, famiglia, …) non conta minimamente, ovvero non influenzano la ‘creazione’ di questi soggetti.    

Se questa è l’origine, al momento non esiste nessuna cura, non c’è nessuna possibilità di essere rieducati, e quindi guarire la loro condizione.  Per queste persone, l’unica vita che realmente conta è solo la loro.

Le attuali conoscenze scientifiche, non sono in grado di comprendere questo disturbo che può essere patologico oppure genetico. Di fatto la loro anima è un’aberrazione.

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