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Lo stress – dall’uomo primitivo al manager

Lo stress dall'uomo primitivo al manager
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Definizione dello stress

Lo stress dall’uomo primitivo al manager. Lo stress è una risposta fisiologica e psicologica del corpo di fronte a una situazione percepita come minacciosa, pericolosa o impegnativa. È una risposta normale che può essere utile per far fronte a situazioni di emergenza o di sfida, ma diventa dannoso quando persiste a lungo nel tempo.

Stress e ormoni

Il corpo reagisce allo stress mediante il rilascio di ormoni dello stress, come l’adrenalina e il cortisolo, che preparano l’organismo per affrontare la situazione. Questa risposta “di lotta o fuga” può causare diversi sintomi fisici, come aumento della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna, della sudorazione, della tensione muscolare e della respirazione accelerata.

Allo stesso tempo, lo stress può anche influenzare la sfera emotiva e mentale, causando sintomi come ansia, irritabilità, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane. Inoltre, può avere un impatto negativo sul sistema immunitario, aumentando la vulnerabilità alle malattie fisiche e psicologiche.

Le cause dello stress

Le cause dello stress possono essere diverse e variano da persona a persona. Eventi traumatici, pressioni lavorative, problemi finanziari, relazioni difficili o incerte, perdite o cambiamenti significativi nella vita possono scatenare situazioni di stress. Anche il modo in cui ogni individuo percepisce e gestisce lo stress può variare.

È importante imparare a gestire lo stress in modo sano, utilizzando strategie come la pratica di attività fisica regolare, una dieta equilibrata, un sonno sufficiente, tecniche di rilassamento come la meditazione o la respirazione profonda, la ricerca di supporto sociale e la gestione del tempo in modo adeguato.

In alcuni casi, può essere necessario ricorrere a supporto professionale, come il supporto psicologico o la terapia, per imparare strategie più efficaci per gestire lo stress.

Lo stress colpisce tutti

Se pensate che ci fu un’epoca felice immune dallo stress siete in errore.

Lo stress dell’uomo primitivo

Lo stress dell’uomo primitivo era principalmente legato alla sopravvivenza. Essi dovevano affrontare sfide quotidiane come la caccia per procurarsi il cibo, la ricerca di rifugi sicuri, l’evitare predatori e combattere per difendersi.

L’adattamento a condizioni climatiche estreme, secche o rigide, rappresentava un ulteriore fattore di stress per gli uomini primitivi. Le situazioni di pericolo costante e la lotta per la sopravvivenza determinavano un elevato livello di stress nella loro vita quotidiana.

Allo stesso tempo, gli uomini primitivi non avevano il vantaggio delle conoscenze scientifiche o delle tecnologie moderne per affrontare gli eventi stressanti. Dovendo fare affidamento solo sui loro istinti e sulle loro abilità, erano esposti a un livello di stress costante e diffuso.

Inoltre, la socializzazione e l’interazione con gli altri membri del gruppo erano fondamentali per la sopravvivenza degli uomini primitivi. La mancanza di supporto sociale o la presenza di conflitti all’interno del gruppo potevano aumentare ulteriormente il livello di stress.

In generale, l’uomo primitivo viveva in un ambiente in cui lo stress era una costante, poiché doveva costantemente affrontare sfide e minacce alla sua sopravvivenza. Questo ha modellato il suo cervello e corpo per essere in grado di reagire in modo rapido ed efficace agli stressor dell’ambiente naturale in cui viveva.

Lo stress dell’uomo moderno

Lo stress dell’uomo moderno è un fenomeno diffuso e sempre più presente nella società contemporanea. Le cause dello stress possono essere molteplici e variegate, ma alcune delle principali fonti di stress per l’uomo moderno includono:

1. Pressione lavorativa: L’ambiente lavorativo spesso richiede una grande dedizione e un’elevata produttività. L’ansia legata alle scadenze, agli impegni e alle aspettative può portare a un notevole stress.

2. Tecnologia e connessione costante: L’uso frequente dei dispositivi tecnologici e dei social media può avere un impatto negativo sulla salute mentale. La costante connessione può causare ansia, sensazione di esser sempre “raggiungibili” e la perdita dello stresso tempo libero.

3. Stile di vita frenetico: Il ritmo frenetico della vita moderna, caratterizzato da impegni personali, familiari e professionali, può essere fonte di grande stress. La mancanza di tempo libero e le continue urgenze possono portare ad un senso di affanno continuo.

4. Problemi finanziari: Il denaro, o la mancanza di esso, è una delle principali fonti di stress per molte persone. Le difficoltà finanziarie possono creare ansia, preoccupazione e tensione, influenzando la qualità della vita e il benessere generale.

5. Pressione sociale e aspettative: Le aspettative sociali spesso mettono pressione sugli individui, spingendoli a raggiungere livelli di successo e perfezione. Questa pressione può causare stress e ansia costante per mantenere lo standard richiesto.

6. Problemi di salute: Le preoccupazioni per la salute, sia quelle personali che quelle dei propri cari, possono essere fonte di grande stress. Le malattie, le preoccupazioni per la forma fisica e i continui controlli medici possono aumentare il livello di ansia.

Per affrontare lo stress, è fondamentale adottare strategie di gestione efficaci, come l’esercizio fisico regolare, la pratica di tecniche di rilassamento, una sana alimentazione, il sostegno sociale e l’organizzazione del tempo. In alcuni casi, può essere necessario ricorrere a supporto psicologico o a terapie specifiche per gestire il livello di stress.

Temo sia inutile definire il significato del termine  STRESS. Oramai  sappiamo che tutti ne soffrono: dal manager all’operaio, dall’impiegato allo studente, dall’automobilista alla casalinga. Tutti ne parlano, associandolo quasi sempre al disagio esistenziale della vita moderna.

Ma che cosa è veramente lo stress?

E’ un termine usato prevalentemente nel mondo delle costruzioni. Gli ingegneri devono trovare il punto di rottura o resistenza dei vari materiali sottoposti a sollecitazioni e per fare ciò sottopongono quei materiali a situazioni di sforzo o stress.

E … non accade la stessa cosa agli esseri umani? Qual’è il punto di rottura di ognuno di noi quando siamo sottoposti a ‘sforzi’ nel lavoro, nelle amicizie, nelle relazioni sentimentali? Fino a quando resistiamo? Se una trave è sottoposta ad uno sforzo di 1Kg in più di quanto può sopportare, si spezza.

Lo stesso accade a noi, in ogni situazione.

Poiché lo stress non ha nulla di fisico dobbiamo considerarlo come tra le cose più pericolose, perché arriva all’improvviso e i suoi effetti possono anche essere disastrosi e non esistono farmaci che lo curano. L’unico modo per curarlo è: curarne le cause.

Come curare la causa dello stress

Se invece, pensando di far prima, ci affidiamo ai farmaci perchè qualcuno ci ha detto che attenuano la sintomatologia, si sappia che così facendo, cioè non curandone le cause, si corre il rischio di diventare dipendenti e aggravare così la situazione.

Inoltre, paradossalmente, l’uso del farmaco ci allontana ulteriormente da ciò che l’intero sistema psicofisico tenta di dirci. Un segnale, un messaggio, un ‘urlo’, insomma un qualcosa per informarci che c’è qualcosa che non va. Quindi, la situazione di stress è un campanello di allarme che quando suona è come se ci dicesse: fermati e rifletti.

Lo stress come sinonimo di pericolo

In situazioni di stress, l’organismo, nella sua globalità (mente-corpo) reagisce come se ci fosse un pericolo (e non importa se sia reale o immaginario) e reagisce in base ad un automatismo tipico della specie umana: la lotta o la fuga. In questo contesto i parametri fisiologici cambiano repentinamente in particolare quelli più utili alla sopravvivenza e cioè: cuore, cervello, muscoli.

In funzione della o delle situazioni stressanti (morte di un familiare, separazione, matrimonio, sessualità, malattia, licenziamento etc) è possibile calcolare il reale rischio di malattia cui stiamo andando incontro.

Ovviamente non è tutto generalizzabile, infatti esistono persone che reagiscono benissimo e senza apparenti difficoltà a situazioni laddove altre persone magari più sensibili, vivrebbero situazioni anche meno ‘a rischio’ come un dramma.

Per cui  quando rendiamo ogni problema, anche il più banale, “un problema di vita o di morte”, inneschiamo una reazione da stress che potrebbe e dovrebbe essere evitata o quantomeno contenuta. Non facendo ciò creiamo ed alimentiamo lo stress. Non vorrei far passare la convinzione che lo stress sia un male da evitare, non è così.

Lo stress è, entro certi limiti, utilissimo. Ciò che è un male è l’eccesso di stress. Lo stress in piccole quantità invece è anzi raccomandato, perchè in tal modo riusciamo a sviluppare un qualcosa che somiglia ad una difesa e questo ci permette di affrontare le situazioni difficili, quelle che innalzano il nostro ‘nervosismo’ , con minuri difficoltà.

I segnali fisici dello stress

Esistono segnali fisici che possono essere visti come indicatori di stress e cioè: l’eccessiva preoccupazione, la presenza di tic, in particolare quelli oculari ma non solo, parlare in fretta, fumare troppo, mangiarsi le unghie, eccessiva sudorazione (delizioso l’esempio tratto dal film: Emotivi anonimi), tensione muscolare; troppi caffè, dolci o alcol, sedentarietà, irascibilità, eccessiva acne o psoriasi, frequenti  infezioni, come: cistite, vaginite, Herpes labiale e/o genitale (che si manifesta con bolle sui genitali maschili e femminili) e last but not least (ultimo ma non per questo meno importante): i tumori;  di cui sembra che in alcuni casi, sia dovuto al fatto che il sistema immunitario (quando si è sotto stress) ne risente e quindi diminuisce la capacità di contrastare e distruggere le cellule anomale e cancerose, che continuamente si formano in ogni essere umano.

Ricerca Cosa dice in merito allo stress

Recentemente , è stato pubblicato sul Corriere uno studio  “… anglofinlandese condotto su più di 2mila impiegati governativi inglesi fra i 35 e i 55 anni e pubblicato su PLoS ONE ha infatti scoperto che passare oltre 11 ore al giorno – ovvero più di 55 alla settimana – fra le scartoffie dell’ufficio aumenta di due volte e mezzo il rischio di cadere in depressione, mentre chi segue ritmi di lavoro più regolari (in altre parole, sta alla scrivania le 7 o 8 ore contrattuali) vive senz’altro meglio, a tutto vantaggio dell’umore.

Aree di miglioramento” . Nelle note conclusive i risultati della sperimentazione, hanno evidenziato che “… Va rilevato che all’inizio della ricerca tutti coloro che vi hanno preso parte erano sani e non presentavano particolari fattori di rischio legati alla depressione: ragion per cui la correlazione fra sovraccarico di lavoro e umore pessimo, tendente alla depressione, è stata lampante”.

Aree di miglioramento per stressarci meno

Le tipiche aree il cui cambiamento è in grado di migliorare la gestione dello stress possono essere:

Il tempo: buona parte delle nostre attività è condizionata dalla gestione del tempo ed esistono persone che ad esempio lo impiegano a proprio danno.

Ogni manager sa (ed esistono corsi specifici) che il tempo è una risorsa e come tale va ottimizzata. Ovviamente, anche il tempo speso in attività di relax è speso bene. Il segreto sta nel dosare tale risorsa in modo opportuno.

Solo che anche in questo ambito c’è chi riesce a fare mille cose nel proprio tempo senza stressarsi e chi invece, pur avendo tanto tempo, non riesce a fare le cose che si era prefissato e questo incrementa notevolmente lo stress. Vogliamo cambiare questa cosa?

Gli eccessi:  Non ha senso combattere lo stress con uno stress più dannoso del primo. Ad esempio, se siamo stressati dal direttore generale, dalla chiusura del bilancio o dal cliente che non firma il contratto o dal fatto che non vengono raggiunti gli obiettivi di business, oppure dal marito, dai debiti, dai creditori che non pagano, non ha senso, è dannoso, eccedere nel fumo, nell’alcol, nel caffè, nel cibo o nei farmaci.

In questo modo danneggiamo, forse irreparabilmente, il nostro corpo. Quel corpo che nella sua totalità (mente-corpo) tramite la sensazione di dolore o di disagio, ci sta informando, anzi suggerendo, che qualcosa non va e che dovremmo, in tempi anche rapidi decidere cosa cambiare e come.

Riepilogando, potrebbe essere utile:

1. Praticare tecniche di rilassamento come la meditazione, la respirazione profonda o lo yoga per alleviare lo stress accumulato.
2. Fare attività fisica regolarmente, come una camminata o una corsa leggera, per rilasciare endorfine e ridurre lo stress.
3. Impostare limiti e imparare a dire di no quando si è troppo carichi di lavoro o impegni.
4. Organizzare il proprio tempo in modo efficace, facendo una lista delle priorità e evitando la procrastinazione.
5. Mantenere una dieta equilibrata ed evitare il consumo eccessivo di caffeina, zucchero e cibi ricchi di grassi, che possono influire sul livello di stress.
6. Dormire a sufficienza per permettere al corpo e alla mente di rigenerarsi.
7. Stabilire confini sani nelle relazioni personali e lavorative, evitando le persone o le situazioni che causano stress e tensione.
8. Trovare attività che ci piacciono e dedicare del tempo a svolgerle regolarmente, come la lettura, l’arte o l’ascolto di musica.
9. Condividere i sentimenti e le preoccupazioni con persone di fiducia o un professionista, per ricevere supporto e mettere in prospettiva le situazioni stressanti.
10. Evitare l’uso eccessivo dei dispositivi tecnologici e concedere del tempo per rilassarsi senza interruzioni.
11. Creare un ambiente di lavoro o di casa armonioso e ordine, che favorisca il relax e la tranquillità.
12. Imparare a gestire il tempo in modo efficace, pianificando le attività in modo realistico e includendo pause e momenti di relax nella giornata.
13. Essere gentili con se stessi e concedersi momenti di piacere o di coccole, come un bagno caldo o una serata di film.
14. Ridurre l’eccesso di stimoli negativi, come le notizie o i programmi televisivi stressanti, e cercare di focalizzarsi su esperienze positive e gratificanti.
15. Praticare la gratitudine, concentrarsi sugli aspetti positivi della vita e tenere un diario per annotare le cose per cui si è grati ogni giorno.

Quali terapie contro lo stress

Ci sono mille modi per uscirne ma sono sole poche quelle che funzionano. La prima in assoluto è: desiderarlo.

Se lo desideriamo, se cioè abbiamo deciso di ascoltare il messaggio che lo stress ci invia, se abbiamo quindi deciso di guarire e vivere una vita ‘normale’ e cioè caratterizzata ad esempio dalla serenità e dalla leggerezza, allora dobbiamo allentare la ‘morsa’ che ci stringe.

Dobbiamo cominciare a imparare a rilassarci, condurre  una vita senza eccessi e se non basta, farsi aiutare da un esperto che poi vuol dire: iniziare un percorso psicoterapeutico.

Abbiamo una sola vita e dovrebbe avere come obiettivo quello di viverla bene, quindi senza un eccesso di stress …. o no?

Un buon sistema contro o stress ci viene anche da un contatto più diretto con la montagna. Sembrerebbe confermato scientificamente che andare alla conquista delle cime delle montagne fa bene non solo  al fisico ma anche alla mente. 

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