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Figli di genitori con disturbi mentali

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Frequento una persona i cui genitori soffrivano di disturbi mentali

Quali sono gli effetti sui figli ove un genitore o entrambi, soffrivano di una qualche forma di disagio mentale? Una domanda tutt’altro che peregrina, dal momento che sono propri i nostri genitori che ci iniziano alla vita e ci aprono la strada verso il mondo.

Sono interessanti gli studi sulle figure di attaccamento di Bowlby ove viene spiegato quali possono essere le possibili conseguenze.

Oltre agli studi di Bowlby, molti altri ne sono stati fatti tra cui quello del Dipartimento di Psichiatria dell’Università di Pittsburgh; questo studio, condotto nel 2009, ha evidenziato che se hai un genitore bipolare, tu, figlio, hai il 14% in più di sviluppare la medesima patologia.

Se invece il disturbo lo hanno entrambi i genitori, le possibilità aumentano. Aumenta anche la possibilità che tu possa avere problemi di natura psicosociali.

la Concordia University, in Canada, ha fatto un’altra ricerca analoga (ovvero genitori con disagio); questi ragazzi, avrebbero maggiori difficoltà nel regolare l’emotività e i comportamento.  La equipe,  (Mark Ellenbogen ne era il coordinatore), ha rilevato che in ambienti famigliari particolarmente stressanti, può accadere che i parametri biologici possano modificarsi al punto da destabilizzare l’umore.

Infatti, i figli di cui stiamo parlando, hanno durante il giorno, il livello di cortisolo più elevato degli altri. Il cortisolo è un ormone che viene rilasciato ogni qualvolta ci troviamo in una situazione di stress.

Cosa fare con genitori bipolari

Per evitare che il disagio dei genitori abbia ricadute negative sui propri figli, un ruolo determinante viene affidato alla prevenzione.

Attraverso un intervento precoce, i ricercatori canadesi hanno attivato un progetto teso a ridurre tutte le situazioni di stress all’interno delle famiglie con genitori bipolari e figli tra i 6 e gli 11 anni, inizialmente iniziando con quelli a maggior rischio.

Il team ha operato su due aspetti:

  • Genitori: per migliorare e ottimizzare la comunicazione, e nel gestire situazioni concrete della vita quotidiana in maniera più funzionale;
  • Figli: i figli con genitori con disturbi di salute mentale rischiano continuamente di essere abbandonati a se stessi, ed un supporto è necessario per fornire loro quel supporto emotivo che potrebbe arrivare distorto (dai loro genitori). I bambini devono crescere, sviluppando competenze e abilità, nel gestire lo stress tramite giochi formativi ed educativi ed attività fisiche in sintonia con la loro età.

Se si gioca d’anticipo, allentando lo stress e favorendo (all’interno di queste famiglie) una comunicazione più efficace, è prevedibile che sia possibile evitare che la vita di tutti i giorni si mantenga entro limiti accettabili riducendo il rischio di malattia anche per i figli.

Un altro grave rischio ci viene da quello relativo all’eventuale distacco dalla famiglia. Questo può avvenire ad esempio in seguito all’ospedalizzazione di uno dei genitori, che raramente sono di breve durata; in questo caso, il distacco potrebbe minare il legame con quel genitore, venendo a mancare tutta quelle serie di attività che prima venivano svolte quotidianamente, mettendo ulteriormente in crisi il rapporto genitori-figli. In queste situazioni, il bambino si sente come minimo, poco curati, abbandonati, non amati, isolati, …

Ciò che quasi sempre accade (e lo vedo quotidianamente nel mio lavoro di terapeuta) al bambino, ciò che potrebbe accadere, è l’insorgenza di un sentimento difficile da assorbire: il senso di colpa. I bambini si convincono di essere la causa della malattia del genitore.

Si sentono responsabili e quindi vengono assaliti d ansia, abbandono, tristezza,… questi sono i sentimenti dominanti che provano bambini che crescono in questo contesto.

Capita anche, e spesso, che debbano essere proprio loro a prendersi cura di questi genitori.

Ad esempio una bimba di 8-10 anni con una mamma malata, inevitabilmente sarà lei a prendersi cura del resto della famiglia: sarà lei ad accompagnare a scuola i fratellini/sorelline più piccoli; sarà lei che si occuperà del vitto; sarà lei che si occuperà della pulizia della casa; sarà lei che ….

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