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Cause della rottura tra Jung e Freud

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La rottura professionale tra Jung e Freud

I giudizi sulla rottura tra Freud e Jung sono assai divergenti loro. Alcuni ferrei sostenitori dell’una o dell’altra parte vedono la rottura come conseguenza del mantenimento della purezza delle rispettive idee.

Altri la considerano una catastrofe, tenuto conto di come Freud e Jung avessero esercitato l’uno sull’altro un’influenza compensatrice che, a seguito della rottura si è perduta.

Analogamente, vi sono state molte congetture sulle motivazione della rottura  chiamando in causa conflitti omoerotici, conflittipadre-figlio, l’incapacità di Jung di confrontarsi con la sessualità, il complesso di potenza di Freud, la tipologia dei due personaggi. Talvolta si riconosce che Freud e Jung scrivono, partendo da due diverse visioni del mondo.

E’ possibile identificare sei aree di dissenso, da cui ha preso le mosse una larga parte del pensiero successivo di Jung e che servono a delineare le differenze attuali tra psicoanalisi e psicologia analitica.

  1. Jung rifiutava di condividere l’interpretazione esclusivamente sessuale di Freud per comprendere le motivazioni umane. Questa posizione lo ha portato a modificare la teoria della libido di Freud.
  2. L’altro punto di contrasto riguardava l’approccio generale di Freud alla psiche, approccio che a Jung appariva meccanicistico e causale. Gli esseri umani non vivono secondo leggi analoghe ai principi della fisica o della meccanica.
  3. Jung criticava inoltre la distinzione tra allucinazione e realtà. In tutti i suoi scritti, l’interesse di Jung è per la realtà psicologica così come viene sperimentata dall’individuo.  In questo contesto l’inconscio non va visto come un nemico, ma piuttosto come qualcosa di potenzialmente utile e creativo.
  4. La quarta area di dissenso riguarda il rapporto tra i fattori innati e fattori ambientali nella formazione della personalità. Ognuno dei due percepiva in modo diverso tale rapporto. Se Jung affinò solo più tardi le sue formulazioni sui modelli innati, è tuttavia interessante immaginare quello che sarebbe potuto accadere se Freud avesse continuato a sviluppare la sua idea che alcuni contenuti dell’inconscio non sono mai stati coscienti, un’idea che lo avrebbe fatto approdare ad un concetto in qualche modo analogo a quello di archetipo, Invece, sia prima che dopo le sue principali revisioni teoriche degli anni venti, Freud pone l’accento sull’inconscio come ricettacolo di contenuti rimossi,  ma che sono stati coscienti. Benchè l’ES venga definito come parzialmente ereditario e innato questa idea non è stata pienamente ripresa fino all’uso fattone più tardi da Melania Kein.
  5. Al quinto posto vi era una differenza di opinione, che è andata acuendosi nel tempo circa le origini della coscienza e della morale.
  6. La sesta area di dissenso infine, riguardava  il punto nodale dello status di attribuire al complesso edipico nello sviluppo della personalità. Jung finì per porre maggiormente l’accento sulla relazione primaria tra bambino e madre.

  

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