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Egoismo, ovvero ricercare il proprio vantaggio

Come si comporta una persona egoista
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Foto di John Hain da Pixabay

Come si comporta una persona egoista 

Come si comporta una persona egoista. Egoismo, dal latino EGO (io). Non credo ci sia altro da aggiungere.

Secondo la Treccani ‘…Atteggiamento di chi si preoccupa unicamente di sé stesso, del proprio benessere e della propria utilità’.

L’egoismo non consiste nel vivere come ci pare, ma nell’esigere che gli altri vivano come pare a noi.

-Oscar Wilde-

In amore invece, il termine egoista, in estrema sintesi, descrive colui/colei che prende tutto, senza restituire nulla. O quasi.

L’amore dell’egoista, quindi, è caratterizzato da una modalità utile solo al soddisfacimento delle proprie necessità.

Ovviamente non tutti i comportamenti apparentemente egoisti, sono effettivamente tali. Un pizzico di sano egoismo non guasta; ne va dell’integrità psichica ed è utile a mantenere e sviluppare l’autostima.

Infatti, pensare/provvedere al proprio benessere  è necessario.

L’ambito della propria vita, con tutti gli aspetti personali, sono certamente preziosi e vanno tutelati, protetti,  ma le relazioni non devono essere strumentali; anche se un equilibrio va cercato, questo non deve essere inserito, concepito, vissuto nella dinamica del dare e dell’avere.

La persona egoista interagisce nella relazione usando strumenti tipici, tra cui: manipolazione e ricatto emotivo.  Strumenti che usiamo tutti ma, fortunatamente non tutti in modo patologico.

In questo articolo parliamo solo degli aspetti patologici che, come in tutte le cose, esistono vari livelli, ovvero dal più blando a quello più estremo.

Come dicevamo sopra, l’egoista, quello veramente patologico, prende e non restituisce nulla. Perché? Semplice, perché l’egoista patologico non ha nulla da dare, o meglio qualcosa da, ad esempio delusioni, mancanze, indelicatezze, lontananza, …

Egoismo e narcisismo

Come si comporta una persona egoista. Egoisti e narcisisti hanno in comune una cosa: non sanno amare e non si amano, anzi, si detestano.

L’egoista in fondo, è una persona frustrata, che compensa questo suo stato inventando bisogni che in fondo non ha o che potrebbe benissimo farne a meno ma, per compensare questo vuoto interiore, non gli rimane altro che strumentalizzare il partner di turno (quindi tutte le relazioni) al solo scopo di trarre un beneficio, che poi è effimero dal momento che il beneficio soddisfa quel bisogno che in realtà è solo artificioso.

Altruismo ed egoismo a confronto

Come si comporta una persona egoista. Egoismo e altruismo, due termini che esprimono due modi di essere diversi ma, opposti. Qualcuno sostiene che gli opposti coincidono, ma, vien da chiedersi come mai?

L’egoismo è criticato mentre l’altruismo lodato. Quindi?

Perché abbiamo questi due comportamenti che ognuno di noi può esercitare indistintamente? Fa parte della natura dell’uomo? Potrebbero avere qualcosa in comune? Un po’ come l’amore e l’odio: due emozioni che possono trasformarsi l’uno nell’altro, anche repentinamente.

Spesso sentiamo dire che l’egoismo sta alla base dei mali della società e naturalmente dall’uomo.

Poiché l’uomo è anche egoista, dovremmo quindi concludere che l’egoismo è innato e quindi, ha un non so che di evolutivo.

Fa parte cioè della natura stessa dell’uomo, essere egoisti è quindi naturale.

Quindi nasciamo egoisti (predisposizione genetica?) e allora qualcuno prima o poi ci insegnerà ad essere altruisti?

Secondo la psicoanalisi l’aggressività è primaria e la società insegna a trasformare questa naturale predisposizione obbligandoci sin da piccoli e essere moderati e a frenare l’azione istintiva (le leggi, l’educazione, le punizioni, etc) rendendo secondaria tale pulsione.

Ma, chi può determinare ciò che è buono e ciò che non lo è? Chi può decidere cosa sia il vero altruismo? Siamo soggetti all’inconscio e quindi all’ombra.

L’egoismo vi risiede e tende a dominare, mentre l’altruismo richiede fatica e rinunce.

Non si può insegnare appieno ad essere altruisti esattamente come non si può spiegare a tutti l’educazione, o almeno le stesse modalità comportamentali. Ognuno di noi interpreta e agisce in funzione di quella interpretazione.

Il termine risolutivo quindi non è insegnare ma confrontare. Confrontare quindi i vari comportamenti e integrarsi non nella morale comune bensì nell’etica personale.

In altri termini con:

  • l’egoismo tendiamo al massimo bene per noi stessi;
  • con l’altruismo il massimo bene per l’altro/gli altri.

Se entrambe le posizioni hanno un senso, gli opposti si toccano, coincidono. Occorre quindi mediare.

Quindi potremmo pensare che  l’egoista, ovvero colui/colei che esercita questo comportamento, lo fa per ottenere il massimo bene per se stesso, ma forse, in tal modo esprime una sua debolezza, ovvero una scarsa o non sufficiente autostima, dal momento che il bene degli altri rappresenta o potrebbe rappresentare  un grosso pericolo, ovvero viene percepito come una dimostrazione della propria debolezza.

Cosa fa l’egoista

Come si comporta una persona egoista, proviamo a vederlo da alcune caratteristiche tipiche della personalità dell’egoista.

Intanto, ogni egoista chiede e pretende sulla base di un aspetto che confina con il narcisismo, ovvero sono convinti/e di meritare tutto.

In merito alle proprio idee le loro sono ovviamente le uniche possibili, la tua non conta; difficilmente sono in grado di criticarti davanti, in modo diretto, ma parlano e spesso sparlano alle tue spalle; se sei tu che hai deciso di interrompere ogni tipo di frequentazione (amicale o amorosa), diranno al mondo che invece sono state loro ad averlo fatto; inoltre vengono prima i loro interessi, i problemi altrui sono nulla rispetto ai propri, le responsabilità sono sempre degli altri non ammettendo mai le proprie colpe, etc, …  

La persona egoista è incapace di amare perché non ama se stesso/a anche se potrebbe sembrare il contrario.

Psicologia ed egoismo

Chi ha amore per se stesso, non è necessariamente un egoista. Dobbiamo apprendere ad amarci, perché solo così ci vedremo nella nostra totalità, anche e soprattutto nelle difficoltà.

Quando ci troviamo in difficoltà, le persone che amano se stessi, cercheranno di comprendere quella difficoltà e cercheranno le risorse necessarie per superare quello che apparentemente sembra essere un limite.

Chi invece, al contrario, non si ama, tenderà a vedere quella difficoltà, come un limite altrui, e proietterà al di fuori di se quello che sembra una minaccia. Nel primo caso la minaccia è una opportunità per crescere, nel secondo è solo una minaccia.

La psicoterapia invita alla continua ricerca di una integrazione.

Il principio del piacere si integra (dovrebbe) con quello della realtà.

L’egoista puro, vive del solo principio dl piacere e tende a piegare gli altri a sopperire alle proprie inadeguatezze e ai propri limiti.

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