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Se si fa fatica a prender sonno

Se si fa fatica a prender sonno
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Foto di Alexander da Pixabay

Se si fa fatica a prender sonno

Se si fa fatica a prender sonno e per dormire bene, la sera fare poco sport, una cena leggera, un libro e se serve, una tisana male non fa.

Tuttavia non va dimenticato che l’insonnia è una malattia che ha più a che fare con l’anima che con il corpo.

Pensare che una pillola risolve tutto è fuorviante e prima di approdare al farmaco, sarebbe utile risolvere gli eventuali problemi che tolgono il sonno.

Si rischia di diventare dipendenti dal farmaco e allontanarci sempre più dalla verità. Il sonno, ha una funzione ristoratrice per la psiche e per il corpo. Dormendo il giusto, l’apparato psicofisico ritrova il suo equilibrio. Non dormendo accade l’esatto contrario.

Tutti abbiamo bisogno di dormire e nel sonno siamo tutti uguali. Dormire bene, è indispensabile per affrontare, il giorno dopo, le sfide della quotidianità.

Poiché il cervello non si può spegnere, non c’è un modo specifico per allontanare i pensieri con un’azione diretta.

Pensieri ripetitivi

Se si fa fatica a prender sonno. I nostri pensieri volontari, ci impegnano, ad esempio quando abbiamo un problema specifico da risolvere;  ma in caso di preoccupazioni o, cose che comunque nel bene o nel male  ci stanno a cuore, essi, i pensieri, s’impongono con prepotenza e in modo spesso involontario.

I pensieri che disturbano il sonno, quindi, non sono che spie delle nostre preoccupazioni e ogni sforzo, ogni tentativo teso a rimuoverli (e lo sappiamo tutti) hanno come effetto, esattamente il suo contrario.

Assistiamo impotenti alle prepotenze di questi pensieri che persistono e anzi aumentano facendoci girare e rigirare nel letto.

Per dormire quindi, dobbiamo essere sereni e non come Macbeth che uccidendo Duncan, ha ucciso il sonno.

“- Non dormire più! Macbeth uccide il sonno! – … il sonno innocente, il sonno che ravvia il filaticcio arruffato delle umane cure, che è la morte della vita d’ogni giorno, il bagno ristoratore del duro travaglio, il balsamo delle anime afflitte, la seconda portata nella mensa della grande natura, il principale nutrimento nel banchetto della vita” (Macbeth, Atto II, scena II).

Di quanto sonno abbiamo bisogno

La quantità di sonno necessario varia con il variare dell’età.

Lo sanno bene le mamme che accudendo la crescita dei figli fanno affidamento a 16 ore (circa) di sonno dei neonati per organizzare il loro accudimento; da adulti intorno alle 7-8 ore per poi ridursi a 6 negli anziani.

Ci sono soggetti che hanno altri parametri ma è difficile scendere di molto nel numero di ore indispensabili da dedicare al sonno.

Oltre alla lunghezza del sonno è importante anche un altro parametro e cioè la continuità. Non c’è nulla di più risposante che un sonno senza interruzioni.

Il ritmo del sonno è caratterizzati da fasi chiamate Rem e non Rem. Ogni fase dura circa 90 minuti. Affinchè il sonno sia ristoratore è necessario che queste fasi si alternino secondo un processo complesso ma necessario, possibilmente senza interruzioni.

Quando, occasionalmente, soffriamo di insonnia (in caso di ansie o di preoccupazioni) assistiamo a quanto difficile sia addormentarsi. In questi casi esistono rimedi naturali che aiutano a creare quello stato di rilassamento necessario per prendere sonno.

Cosa è l’insonnia

L’insonnia però non è una malattia ma va interpretata come un sintomo. Gli insonni conoscono bene le cause della loro insonnia, che possono essere sia di natura fisica (malattie o dolori dovute a malattie) che di natura psicologiche (rottura di una relazione, lite con il capo o con il partner, etc).

Se si è insonni per altri motivi, allora può essere utile esplorare lo stile di vita del soggetto, le sue abitudini, il modo in cui si nutre, etc.

Per fronteggiare l’insonnia può essere utile far ricorso a poche regole come ad esempio:

Sport …

La sera, mai. Fare sport ‘pesanti’ la sera genera un aumento del rilascio dell’adrenalina, utile per gli aspetti fisici e sportivi ma dannosi per il sonno.

Regolarità …

Un letto comodo, un ambiente rilassante, se necessario un bagno caldo, una lettura leggera, insomma un graduale abbassamento del ritmo che la giornata ci ha imposto, nella nostra tana accogliente e rassicurante.

Cellulare

Mai dormire con il cellulare acceso in camera da letto. Gli esperti sono convinti che   sia dannoso. Alcuni studi sostengono che sia alla causa di una sorta di   “ipervigilanza”, e di conseguenza non ci fa dormire bene.

Tra le cause dell’insonnia, quindi, ci sarebbe anche il cellulare perchè, in camera da letto,  la luce dello schermo (fatta di colori diversi e quindi di diverse lunghezze d’onda) inganna il nostro corpo.  

Gli esperti quindi suggeriscono di evitare di ‘giocherellare’ con il cel o il tablet almeno tre ore prima di andare a dormire. Meglio un buon libro con la luce sul comodino. 

Cosa mangiare …

Cibi leggeri. Evitare di assumere sostanze eccitanti e alcool. Dovendo andare a dormire è bene orientarsi verso cibi che favoriscono il relax. Quindi vanno bene farinacei (pane, pasta, riso, pizza) e i cibi che contengono il triptofano,  un aminoacido che agevola la sintesi della serotonina, un mediatore del benessere. Quindi vanno bene i legumi,  la carne, il pesce, formaggi freschi. Altre sostanze con caratteristiche sedative come il radicchio, la cipolla, la lattuga e la frutta. Per ridurre l’acidità gastrica (che potrebbe interrompere il sonno) può essere utile bere un bicchiere di latte caldo.

Pensare e ripensare …

Se si rimugina e non si prende sonno, è inutile stare a letto a girarsi continuamente. Meglio sarebbe alzarsi, farsi una tisana. Se anche questa cosa non funziona dovremmo, durante il giorno, cercare di risolvere i problemi che generano le preoccupazioni ed i pensieri. Un’ora prima di andare a letto, alleniamoci ad esempio, evitando di usare il computer, ascoltiamo solo musica rilassante, evitiamo di vedere film adrenalinici e poi evitiamo le discussioni in particolare quelle accese. Prima di addormentarci, proviamo a passare in rassegna tutti i fatti positivi della giornata.

Se l’insonnia non va via …

In questo caso non rimane che il medico. Una diagnosi fatta dagli esperti (medico di famiglia in primis, neurologo, psichiatra, etc) a cui inevitabilmente seguirà una cura specifica. Il fai-da-te è assolutamente da evitare come lo sono i consigli dell’amico che ci è già passato ed ha risolto con il farmaco xyz (non siamo tutti uguali e quindi anche le nostre reazioni cambiano), evitare di seguire anche i consigli di due eminenti scienziati: Televisione e il dottor Google.

In conclusione mi sembra si possa evincere che i problemi si risolvono solo dopo averne comprese le cause.

Le cause vanno risolte affidandosi ad un professionista che può essere un medico oppure uno psicoterapeuta (a secondo della diagnosi e della tematica in gioco).

Ci sono persone che hanno sempre il ‘cervello acceso’ ma in questo caso, oltre alle difficoltà al sonno, c’è anche, secondo uno studio  dell’Università Johns Hopkins, una maggiore capacità all’adattamento e alla flessibilità. Come dire … non tutti i mali  vengono per nuocere.  

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