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Lo stress sul lavoro con il capo e i colleghi

Lo stress lavorativo
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Foto di Anja da Pixabay

Lo stress sul lavoro con il capo e i colleghi

E’ una situazione molto comune che può avere un impatto significativo sulla salute mentale e sul benessere delle persone.

Il sentirsi costantemente sotto pressione, criticati o non supportati dai superiori o dai colleghi può portare a sentimenti di frustrazione, ansia e depressione.

È importante affrontare il problema e cercare di trovare soluzioni per gestire lo stress sul lavoro. Ecco alcuni consigli utili:

Comunicare apertamente con il capo e i colleghi per esprimere i propri sentimenti e le proprie preoccupazioni. Potrebbe essere utile organizzare riunioni regolari per discutere delle questioni e cercare di risolverle insieme.

Imparare a gestire efficacemente lo stress mediante tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda. Anche fare pause durante la giornata lavorativa e dedicarsi ad attività che rilassano può essere utile.

Stabilire confini chiari tra vita professionale e personale, evitando di portare a casa il lavoro e prendendosi del tempo per sé stessi e per gli hobby che portano gioia.

– Se il problema persiste, è importante considerare di parlare con un consulente o con uno psicologo per ottenere supporto e affrontare meglio la situazione.

Ricorda che la tua salute mentale è importante e che è fondamentale prendersi cura di sé stessi in un ambiente lavorativo stressante.

Non stiamo parlando di mobbing

Se fosse mobbing parleremmo dei vari tipi, che sono:

Mobbing verticale: il mobbing avviene da superiori nei confronti di dipendenti subordinati, con l’obiettivo di intimidire, umiliare o isolare il lavoratore.

Mobbing orizzontale: il mobbing avviene tra colleghi dello stesso livello gerarchico, con comportamenti intimidatori, esclusivi o vessatori.

Mobbing ascendente: il mobbing avviene da dipendenti subordinati nei confronti di superiori, con l’obiettivo di mettere in difficoltà o isolare il capo.

Mobbing discendente: il mobbing avviene da superiori nei confronti dei dipendenti subordinati, con l’obiettivo di intimidire o escludere il lavoratore.

Mobbing laterale: il mobbing avviene tra colleghi di diverse aree o dipartimenti, con comportamenti ostracizzanti, escludenti o vessatori.

Ma stiamo parlando solo di situazioni stressanti in ambito lavorativo

Il meccanismo difensivo distruttivo nella condizione di stress.

Quando una persona si trova in uno stato di stress prolungato, il suo meccanismo difensivo può diventare distruttivo. Questo perché il corpo e la mente sono costantemente in uno stato di allerta e iperattivazione, causando un aumento dei livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e una riduzione dei livelli di serotonina e endorfine (i neurotrasmettitori del benessere).

Questo può portare a comportamenti autolesionistici, come l’abuso di sostanze, il binge eating, l’autoisolamento sociale o l’aggressività verso gli altri. Inoltre, lo stress cronico può influire negativamente sul sistema immunitario, rendendo la persona più vulnerabile alle malattie e alle infezioni.

Per evitare che il meccanismo difensivo diventi distruttivo, è importante gestire lo stress in modo sano ed efficace.

Ciò può includere, come dicevamo sopra, pratiche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda, così come prendersi cura di sé stessi e cercare il supporto di professionisti della salute mentale.

Inoltre, è importante identificare e affrontare le fonti di stress nella propria vita, così da poter ridurre la loro incidenza e l’impatto sul benessere emotivo e fisico.

La risposta allo stress

La risposta allo stress dipende dalla persona e dalle circostanze specifiche.

Alcune persone possono reagire con ansia, irritabilità o agitazione, mentre altre possono manifestare sintomi fisici come mal di testa, disturbi digestivi o affaticamento.

Alcune strategie comuni per affrontare lo stress includono la pratica di tecniche di rilassamento come la meditazione o lo yoga, l’esercizio fisico regolare, una dieta equilibrata, il mantenimento di buone relazioni sociali e il raggiungimento di un equilibrio tra lavoro e vita personale.

In alcuni casi, potrebbe essere utile consultare uno psicologo o un terapeuta per imparare strategie più efficaci.

Quali sono le componenti biochimiche coinvolte?

Le componenti biochimiche coinvolte in caso di stress includono:

Attivazione del sistema nervoso simpatico: in risposta allo stress, il sistema nervoso simpatico viene attivato, innescando la produzione di adrenalina e noradrenalina che aumentano la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e la respirazione.

Produzione di cortisolo: l’attivazione del sistema endocrino porta alla produzione di cortisolo, un ormone dello stress che aiuta a regolare la risposta allo stress e a mantenere l’omeostasi del corpo.

Reazione infiammatoria: lo stress cronico può innescare una risposta infiammatoria nel corpo, con la produzione di citochine pro-infiammatorie che possono danneggiare i tessuti e compromettere la salute a lungo termine.

Sindrome da risposta infiammatoria sistemica (SIRS): in alcuni casi di stress estremo, il corpo può sviluppare SIRS, una risposta infiammatoria sistemica che può portare a danni multiorgano e, in casi estremi, alla morte.

Alterazioni nel metabolismo: lo stress cronico può influenzare il metabolismo del corpo, causando cambiamenti nei livelli di zucchero nel sangue, nei livelli di insulina e nella risposta all’insulina, che possono portare a condizioni come il diabete di tipo 2.

Queste sono solo alcune delle fasi biochimiche coinvolte in caso di stress, e la risposta dello stress può variare da persona a persona a seconda di fattori come la durata, l’intensità e la natura dello stress.

Quali sono le componenti psicologiche coinvolte?

Le componenti psicologiche in caso di stress possono variare da persona a persona, ma solitamente includono le seguenti fasi:

Allarme: in questa fase, la persona percepisce uno stimolo stressante che attiva il meccanismo di difesa del corpo. Si manifestano sintomi come aumento della frequenza cardiaca, tensioni muscolari e ipervigilanza.

Resistenza: se lo stressor persiste, il corpo cerca di adattarsi e trovare un equilibrio. In questa fase, la persona può sperimentare sintomi come irritabilità, ansia e difficoltà a concentrarsi.

Esaurimento: se lo stress continua a persistere nel tempo e non viene gestito adeguatamente, si può arrivare alla fase di esaurimento. In questo stadio, la persona può sperimentare sintomi come affaticamento cronico, depressione, burnout e problemi di salute fisica.

È importante riconoscere queste fasi e cercare di gestire lo stress in modo efficace per prevenire che possa causare danni alla salute mentale e fisica.

Sono consigliabili pratiche di rilassamento, disciplina del sonno, esercizio fisico regolare e il coinvolgimento in attività piacevoli e gratificanti. 

Che tipo di rilassamento usare per ridurre lo stress

Esistono diversi tipi di rilassamento che possono aiutare a ridurre lo stress, tra cui:

1. Respirazione profonda: prendere respiri lenti e profondi può aiutare a calmare la mente e il corpo.

2. Meditazione: praticare la meditazione può aiutare a centrarsi e a ridurre i livelli di stress.

3. Yoga: lo yoga combina esercizi fisici con tecniche di respirazione e meditazione per ridurre lo stress e migliorare il benessere generale.

4. Massaggio: un massaggio rilassante può aiutare a sciogliere le tensioni muscolari e a ridurre lo stress.

5. Musica rilassante: ascoltare musica rilassante può aiutare a creare un’atmosfera tranquilla e a ridurre lo stress.

È importante scegliere la tecnica di rilassamento che funziona meglio per te e praticarla regolarmente per ottenere dei benefici duraturi.

Come disciplinare il sonno

1. Stabilire una routine: Cerca di andare a letto e alzarti ogni giorno alla stessa ora, anche nei weekend. Una regolare routine del sonno aiuta a regolare l’orologio interno del corpo e favorisce un sonno di qualità.

2. Creare un ambiente favorevole al sonno: Assicurati che la tua camera da letto sia fresca, buia e silenziosa. Utilizza tapparelle o mascherine per gli occhi, se necessario, e elimina eventuali fonti di rumore o luce che potrebbero disturbare il tuo sonno.

3. Limitare l’uso di dispositivi elettronici: Evita di utilizzare smartphone, computer o televisori poco prima di andare a dormire, poiché la luce blu emessa da questi dispositivi può interferire con la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno.

4. Evitare stimolanti: Riduci il consumo di caffeina e alcol, specialmente nelle ore serali. Queste sostanze possono interferire con la qualità del sonno e causare problemi di sonno.

5. Fare dell’esercizio fisico regolarmente: Praticare attività fisica durante il giorno può aiutare a ridurre lo stress e favorire il sonno ristoratore. Tuttavia, evita di fare esercizio fisico intenso poco prima di andare a letto, poiché potrebbe rendere difficile addormentarsi.

6. Gestire lo stress: Pratica tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda per calmare la mente e favorire il sonno. Se necessario, parla con uno psicologo o un terapeuta per affrontare le fonti di stress nella tua vita.

Alcuni suggerimenti per ridurre lo stress

Fare una passeggiata in natura: camminare all’aria aperta in un parco o in un bosco può aiutare a ridurre lo stress e a rilassarsi; Leggere un libro: immergersi in una buona lettura può aiutare a distogliere la mente dallo stress e a rilassarsi; ascoltare musica, fare un bagno caldo, fare attività ricreative, etc.

 

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