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La comunicazione degli adolescenti nelle famiglie separate

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Effetti della separazione sui propri figli

L’adolescenza è, nella storia familiare, una fase in cui i compiti dell’individuazione e della separazione richiedono il massimo impegno da parte sia dei figli che dei genitori.

La separazione tra due coniugi, essendo un evento non prevedibile della storia familiare, contiene già in sé un potenziale fattore di rischio rispetto alla riorganizzazione del gruppo familiare, cosicchè si può verificare una parallela situazione di rischio anche per l’adolescente che vive specularmente una rottura interna più personale, connessa al sistema familiare.

Studio su adolescenti di famiglie separate

Uno studio condotto su adolescenti provenienti da famiglie separate o divorziate ( Gollini, Tafà, Malagoli Togliatti, Rivista di sessuologia clinica, VIII, 2001/2), ha evidenziato che i messaggi non verbali nell’adolescenza, sembrano essere molto frequenti ed in grado di veicolare tematiche rilevanti che possono essere decodificate sul piano relazionale.

Ciò può sembrare molto utile all’interno delle famiglie separate, dove l’organizzazione relazionale può esprimersi attraverso una configurazione di accresciuta problematicità, in quanto l’impegno emotivo necessario a far fronte alla propria separazione rende i genitori meno sensibili e disponibili a decodificare i comportamenti dei figli.

Mentre da un lato gli adolescenti, figli di genitori separati, sperimentano di frequente richieste di ipersaturazione e di adultizzazione, dall’altro è lo stesso processo di svincolo a risultare potenzialmente compromesso da una difficoltà di relazione con i genitori, in particolare con il padre, messa in luce dalla stessa qualità della comunicazione.

L’aspetto non verbale (l’espressione del volto, lo sguardo, la vicinanza e la distanza fra adolescenti e genitori, etc) quindi, sembra essere fondamentale per cogliere le relazioni fra la congruenza e l’incongruenza dei messaggi che caratterizzano gli scambi comunicativi degli adolescenti.

Non è trascurabile infatti quanto, in queste situazioni di separazione, l’adolescente rischi di svolgere l’inopportuno ruolo di “portavoce” o di “spia” di un genitore all’altro: sembra proprio questa posizione di stare fra i due genitori più che la separazione in sé ad influenzare negativamente il benessere psicologico del figlio.

 

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