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Cause della scelta ripetitiva del partner sbagliato

Scelta ripetitiva del partner sbagliato
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Cause della scelta ripetitiva del partner sbagliato

Quali sono le cause della scelta ripetitiva di un partner sbagliato? Ognuno di noi è inconsciamente attratto da ciò che ci è familiare. Quindi, se siamo cresciuti con genitori che ci hanno amato, saremo felici e forse anche persone di successo.

L’importanza della figura di attaccamento

La figura di attaccamento, ha per ognuno di noi grandissima importanza in particolare è una delle possibili cause della scelta ripetitiva di un partner sbagliato.

Se hanno creato con noi un buon legame (sicuro, sano e coerente) è relativamente più facile evitare persone manipolatorie, narcisisti, etc e anzi, questi soggetti, non susciteranno nessun interesse mentre, al contrario, saremo attratti da persone rispettose, autonome e alla ricerca della giusta intimità, supporto, reciprocità e  desiderosi di una comunicazione simmetrica.

Bisogni emotivi non soddisfatti

Tutto questo, ovviamente salta, se da bambino, tutti o parte dei nostri bisogni emotivi non sono stati minimamente soddisfatti.

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Ecco perché, da adulti, si corre il rischio di trovare il partner sbagliato. Se da bimbi non abbiamo avuto una figura di riferimento con le caratteristiche citate sopra (sicuro, sano e coerente), si ha la tendenza ad essere più vulnerabili.

Scelta ripetitiva del  partner sbagliato – Come vediamo l’amore

C’è da premettere una cosa fondamentale, atavica, oserei dire archetipica: l’essere umano, dovendo operare una scelta, si è sempre affidato alla sua esperienza, fatta prevalentemente di conoscenze acquisite

Prendiamo ad esempio il cibo: tendiamo a mangiare cose che ci piacciono; cose che, confrontate con altri cibi, ci piacciono di più. Se possiamo scegliere tra A e B e ci piace di più A, scegliamo A.  

L’amore non si sceglie

Per l’amore, non possiamo scegliere se abbiamo conosciuto una sola versione dell’amore, quella della figura di attaccamento (tipicamente la mamma).

Quindi, applicando ciò che abbiamo detto sopra, se dobbiamo scegliere tra A (il riflesso dell’amore appreso da mamma) e B (una versione dell’amore diverso da quello di mamma), non abbiamo scampo: sceglieremo sempre A.

L’influenza della figura di attaccamento

Quindi se la mamma ha una visione dell’amore malata, anche noi avremo lo stesso destino.  Da adulto quel bimbo o bimba, farà scelte basate su ciò che conosce e nella scelta dell’amore e quindi del partner, sceglierà la versione che conosce di più, sia nel bene che nel male. 

Quindi il legame che avremmo instaurato con la nostra figura di attaccamento, determinerà, nel modo più vario possibile, l’orientamento delle nostre scelte.  

Se da piccolo, abbiamo dovuto faticare non poco per ottenere l’attenzione di nostra madre, oppure se pur avendo avuto attenzioni, le abbiamo ottenute o vissute in modo insufficiente o conflittuali o non nel modo che avremmo desiderato, da adulti potrebbe accadere di scegliere in modo ripetitivo, il partner sbagliato.

Un bambino non amato

Se incontriamo un partner che si dimostra apparentemente disponibile sul piano emotivo, ma questa disponibilità è a volte negata (cioè esattamente come ci è accaduto durante l’infanzia), il tutto ci sembra normale.

Come ad esempio nel caso del doppio legame, che nella fattispecie va letta solo come una estremizzazione.

Il doppio legame

Il doppio legame, facendo una sintesi ha a che fare con la comunicazione  contraddittoria. Un tipo di comunicazione ove il soggetto, qualsiasi cosa possa fare, è errata.  

Il concetto del doppio legame è un termine utilizzato in campo psicologico per descrivere una situazione in cui un individuo si trova costretto a fare una scelta impossibile in una relazione, in cui qualsiasi decisione prenda risulterà in una punizione. Il concetto è stato introdotto dallo psichiatra Gregory Bateson e successivamente sviluppato dalla sua collega, la psichiatra Virginia Satir.

Il doppio legame può verificarsi in famiglie disfunzionali o relazioni abusive, dove il soggetto si trova ad affrontare pressioni contraddittorie che lo mettono in una posizione di estrema difficoltà emotiva. Ad esempio, un genitore potrebbe chiedere al figlio di essere autonomo e indipendente, ma allo stesso tempo punirlo per aver preso decisioni autonome.

Il doppio legame può avere effetti negativi sulla salute mentale dell’individuo, portando a confusione, ansia, depressione e altri disturbi psicologici. È importante riconoscere e affrontare le dinamiche del doppio legame all’interno delle relazioni per favorire la crescita e il benessere emotivo di tutti i soggetti coinvolti.

Il doppio legame in amore

Il concetto di doppio legame in amore si riferisce alla situazione in cui una persona si trova in un rapporto complicato e ambivalente, in cui è costretta a fare i conti con messaggi contraddittori o ambigui da parte del partner. Questo può creare una sensazione di confusione e frustrazione, poiché la persona non sa come interpretare correttamente il comportamento del partner e si sente intrappolata in una sorta di incertezza emotiva.

Il doppio legame in amore può essere dannoso per la relazione, poiché porta a una mancanza di chiarezza e comunicazione, creando tensioni e conflitti che possono minare la fiducia e la stabilità del rapporto. Per affrontare questa situazione, è importante che entrambi i partner siano onesti e aperti l’uno con l’altro, comunicando in modo chiaro e trasparente i propri sentimenti e bisogni, per cercare di superare i problemi e costruire una relazione sana e appagante.

Le ferita della mancanza d’amore

Un bambino non amato si porta dietro una ferita enorme e quel comportamento (disponibilità emotiva alternante) incoerente, ci indurrà a fare tutti gli sforzi possibili per stabilizzare questo legame (esattamente come abbiamo fatto da piccoli) e tutto ciò ci sembrerà naturale, da momento che siamo convinti che è così che le cose funzionano.

Quindi, in questo caso, ove nell’infanzia, non siamo stati amati, per forza di cose non abbiamo mai conosciuto e assimilato il concetto di reciprocità (io, mamma ti amo e lo dimostro e tu, mamma mi ami e lo dimostri) caratterizzato da amore, cura, indipendenza, etc.  da adulti non disporremo delle giuste conoscenze che possono orientare le nostre scelte verso un amore sano e di conseguenza, giusto.

Gli esiti della ferita dei non amati

La ferita dei non amati è profonda e dolorosa, lascia cicatrici invisibili che si portano dentro per sempre. È il senso di abbandono e di mancanza di affetto che si prova quando non si è amati e accettati per quello che si è. Questa ferita può causare sofferenza emotiva e problemi di autostima, ma è importante ricordare che si può guarire, imparando ad amarsi e a valorizzarsi per quello che si è.

Un bimbo/a non amato, necessariamente non va associato a trascurato, lasciato solo, abbandonato o che ha anche subito abusi. No, perché in questo caso le eventuali patologie potrebbero essere altre. Il caso in questione, riepiloga la situazione in cui ciò che è veramente mancato, ovvero: il supporto emotivo.

L’importanza del supporto emotivo

Se siamo cresciuti all’ombra di una sorella o fratello che aveva una posizione più in vista di noi (perché malato, oppure meno intelligente, oppure semplicemente perché più il cocco di mamma), oppure perché abbiamo dovuto essere noi a prenderci cura della mamma (perché vulnerabile, indifesa, fragile, malata, depressa, etc), oppure perché era narcisista, o peggio ancora borderline (tutte situazioni ove la mamma non era assolutamente in grado di fornire il supporto emotivo di cui sopra), tenderemo ad avere questo tipo di difficoltà.

La ferita dei non amati

In tutti questi casi, da adulti potremmo essere affascinati da tutto ciò che è estremo, correre il rischio di cadere sempre nella scelta ripetitiva di un partner sbagliato, dal momento che emotivamente saremmo instabili e con la tendenza a fare confusione in amore (incapacità di stabilire un rapporto stabile e non ondulatorio).

Tenderemo a confondere, ad esempio, tutti gli alti e bassi della relazione con la passione, mentre passione non è, ma solo isteria o ciclotimia.

Questi alti e bassi ci sembrano normali (questo abbiamo appreso) o tuttalpiù, percepiti come il risultato di una forte passionalità. Ecco perché, chi si porta dietro la ferita dei non amati, tende a relazionarsi SOLO con soggetti borderline oppure narcisisti, da cui non ne viene mai nulla di buono ma, dopo un inizio FANTASTICO, rimane solo dolore.

L’influenza dei manipolatori

Chi è ‘condannato’ alla scelta ripetitiva di un partner sbagliato,  potrebbe anche cadere spesso nelle grinfie di un manipolatore.

Una evidenza di questa manipolazione subita da una madre manipolatrice è dato dal senso di colpa. Se ne soffriamo, non è da escludere che l’educazione avuta era totalmente intrisa di filtri emotivi ambigui e strumentali.

Quindi, dovremmo pensare che il senso di colpa, in questi casi, non è assolutamente reale ma solo indotto, a fini strumentali  o, per dirla con un termine più completo, frutto di manipolazioni continue e protratte.

Senso di colpa e manipolazione

Inoltre, chi da piccolo è stato manipolato, tenderà, da grande a fare altrettanto ma anche il contrario, cioè a farsi manipolare. Ecco che siamo arrivati al paradosso, rendere normale la manipolazione al punto che diviene l’unica forma di comunicazione da cui è difficile, se non impossibile, farne ritorno.  

Un genitore così, però, non ha necessariamente delle colpe. Semplicemente, non ha gli strumenti, forse perché anche lui ha sofferto di denutrizione emotiva.  Dovremmo tutti riflettere su ciò che i nostri genitori (che molto probabilmente adoriamo e amiamo in modo incondizionato) ci hanno dato.

I danni della denutrizione emotiva

Noi volevamo 100; loro credono di averci dato 100. Ciò che abbiamo percepito è 15. Restiamo per tutta la vita in attesa di quel 85 che non arriverà mai, perché loro, ne sono convinti, ci hanno dato 100, ovvero il massimo. Allora non rimane che una cosa: ‘rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo da soli, dentro di noi e nel mondo, quel 85 di cui abbiamo assolutamente bisogno‘.

Partner sbagliato – Cosa cambiare

Se si è soggetti alla scelta ripetitiva di un partner sbagliato, è necessario essere consapevoli e non in perenne e passiva attesa di un qualcosa che oramai non arriverà più gratuitamente. Dal momento che le nostre azioni sono prevalentemente guidate dalle nostre conoscenza apprese nel corso della nostra vita, è importante iniziare ad essere più consapevoli.

Quando instauriamo una nuova relazione, cerchiamo di discriminare tra ciò che è vero e ciò che è illusione. Ciò che è vero è ciò che dicono i fatti; ciò che è illusorio è vedere alla nuova storia con le lenti dell’infanzia.

Farsi rispettare

Smettiamola a far affidamento sullo stile di attaccamento (lo abbiamo appreso da piccoli ed ora siamo grandi); da oggi in poi, siamo noi e solo noi a fare la differenza, anche in virtù di chi scegliamo per avere al nostro fianco.

Se vogliamo correggere le esperienze emotive, dobbiamo scegliere un partner sano.

La caratteristica di una relazione sana parte innanzitutto dal sentirsi rispettati e deve essere caratterizzata da interdipendenza, reciprocità, coerenza; ove non c’è morbosità, svalutazioni continue, e assenza di dipendenza o co-dipendenza affettiva.

Se c’è tutto questo ci sono buone possibilità di star correggendo le esperienze che si sono dimostrate emotivamente povere e quindi stai nutrendo il tuo stato emotivo e cosa molto più importante, il tuo rapporto è sano.

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